Meknes, la più piccola delle città imperiali, si trova in
una tra le più belle zone del nord del Marocco, tra dolci colline coltivate a
ulivi e vite. Bellissima e affascinante,
è immersa in un atmosfera tranquilla e persino un po’ sonnolenta, che
rispetto al caos delle più conosciute Fes e Marrakech, consente di camminare
tranquillamente tra i vicoli della sua medina e di apprezzare i suoi edifici
storici, ricchi di mosaici di maiolica verde, complicati come ricami.
Uno dei
luoghi più belli della città vecchia è sicuramente la piazza
El-Hedim, che ai tempi del sultano veniva utilizzata come deposito dei
materiali da costruzione per la città. E’ una grande spianata, un po’ simile
alla Jamaa El Fna di Marrakech, ma molto più tranquilla e frequentata
soprattutto dalla gente del posto e meno dai turisti.
Piazza El Hedim |
Bab El Mansour |
Sul lato della piazza opposto
alla porta, si entra a sinistra nella mellah, il quartiere ebraico e, sulla
destra, nella medina, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1996, con i souq e
uno dei più prestigiosi monumenti della città, la medersa Bou Inania, una delle
più belle scuole coraniche di tutto il Marocco, di cui oggi è possibile
visitare le celle al secondo piano. La
medina è un piccolo gioiello, pochi turisti tra i vicoli scuri, scene di vita quotidiana che rendono l'atmosfera più vera.
Medina di Meknes |
Poco lontano dalla medina, un altro luogo che non dovete perdere a Meknes: è il mausoleo di Moulay Ismail, che ospita la tomba del sultano, uno dei pochi luoghi religiosi a cui possono accedere anche i non mussulmani (è sufficiente togliersi le scarpe), escludendo la stanza dove si trovano le tombe, che invece è accessibile solo ai mussulmani. Un luogo suggestivo, impreziosito dai mosaici con le scritture del Corano, dove regna il silenzio.
Nella piazza accanto al Mausoleo, potete decidere di proseguire la visita della città imperiale facendo un giro in calesse (a piedi il tragitto è un po’ lungo, la strada che costeggia le mura è lunga più di 3 km). In alternativa, si parte anche da Piazza El Hedim: il giro dura circa un'ora escludendo eventuali soste presso i luoghi di interesse (se volete, il conducente vi attende durante la visita).
Si costeggia Dar el Makhzen, il palazzo imperiale, che non si può visitare perché è attualmente una delle residenze reali, e si arriva ad una gigantesca costruzione, Heri es-Souani (o Dar El Ma), che ospitava i granai reali, seminterrati, con mura spesse per mantenere la temperatura interna fresca e costante. Accanto ai granai si trovano le scuderie reali, un sistema di archi posti su 23 navate, che ben rappresentano le ambizioni imperiali di grandezza, visto che ospitavano i 12000 cavalli del possente esercito di Moulay Ismail. I giochi di luce tra le arcate creano un'atmosfera molto suggestiva.
Heri es-Souani (o Dar El Ma) |
Ritornando verso Piazza El Hedim, si costeggia il bacino d'acqua dell'Agdal, un lago artificiale che serviva come riserva d'acqua e per l'irrigazione dei giardini dell'epoca. E' alimentato da 20 km di canali sotterranei e oggi è meta delle passeggiate serali di giovani e famiglie.
A torto, non tutti i viaggi in Marocco prevedono la visita di Meknes, più piccola e meno turistica delle più famose città imperiali come Marrakech o Fes. E' invece una città da non perdere, ricca di architetture che ne ricordano il passato imperiale, con un'atmosfera autentica e a misura d'uomo, un volto diverso del Marocco...
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